Cosa distingue il giornalismo di qualità? Le dieci regole di Peter Kann
Ecco le regole che ha dato il giornalista durante il suo intervento al convegno "Crescere tra le righe"
Cosa distingue il giornalismo di alta qualità da quello che non lo è? Ecco le 10 regole, applicabili sia alla carta stampata che al giornalismo online, che Peter Kann ha presentato durate il suo intervento al convegno "Crescere tra le righe" e possono aiutarci nell'impresa:
1) Quando cerca di dire la verità: il giornalismo, quando raccoglie le notizie effettive, cita fonti e nomi, cognomi, tutte le info possibili la verità non è solamente negli occhi di una persona e le info non sono solo ciò che si vede. Compito del giornalista è trovare i fatti
2) Quando una storia viene scritta in maniera giusta e equa, rappresentando i diversi punti di vista
3) Quando il giornalismo è in grado di separare le notizie, in modo equo, suddividendole in maniera giusta all’interno del giornale
4) Quando il giornalismo si presenta ai lettori come gruppo finale più importante, si indirizza ai lettori per contenuti, interessi, a livello politico e per i suoi inserzionisti
5) Quando parla ai lettori di fatti che non conoscono, facendo vedere le info in modo adeguato e non segue segue un pacchetto preformattato fatto di copia/incolla di comunicati
6) Il giornalismo che si legge è utile? Si interfaccia con i vostri interessi e le vostre vite? Vi sorprende e allarga la vostra esistenza? Il giornalista deve impegnarvi e coinvolgervi, con saggezza.
7) Il giornalismo ha scopi e valori seriali? Il giornalismo deve educare non intrattenere
8) Il giornalismo che leggete ha possibilità di descrivere in modo attento il mondo che vedete tutti i giorni? Non deve focalizzarsi solo sui problemi, dando un’immagine negativa e distorta del mondo, dove tutto viene presentato come una crisi. Vanno rappresentate le soluzioni non solo problemi, dando anche buone notizie. Ci sono cose buone nel mondo e a volte ce ne dimentichiamo. Molti problemi ma anche tante soluzioni che aspettano di essere trovate.
9)Può essere contestualizzato il giornalismo? Quello che leggete è un evento isolato e scarso, dove non tutte le notizie sono notizie nuove? Il giornalismo vero deve includere la contestualizzazione dell’avvenimento del fatto
10) Il giornale che leggete ha un intervallo di attenzione dedicato? Spazia da una crisi all’altra?mantiene un certo profilo temporale dove tutto è veloce con messaggi simultanei? Il messaggio riflette in profondità la situazione, la riferisce: il tempo ci deve aiutare
Regola extra: il giornale ammette di fare errori? Non inteso come scrivere male un nome o una data, ma errori di giudizio, onestà. Tutti sbagliamo: succede nella vita, nel lavoro e anche nel lavoro di giornalista
Potete fare il vostro decalogo con altre regole e motivi, ma la cosa + importante è trovare differenze e fare un distinguo. Grazie all’Osservatorio gli studenti saranno in grado di farlo. Spero di poter avere un’istituzione come questa in America. Grazie a questo progetto sarete molto più saggi e cittadini migliori del domani.
Credo che il giornalismo individuale ha la tendenza di essere abbastanza onesto. Quando si mettono 20/30 giornalisti insieme invece, che vanno alla caccia della stessa notizia è come essere un branco di lupi che si azzannano sullo stesso osso, un gruppo famelico: le regole qui cadono e tutti arrivano al comune denominatore. Nel gruppo le regole decadono.
Ho una vena di romanticismo nel mio giornalismo, simile alla poesia. Dote naturale che ho, un’arte. Non mi rendo conto che chi ha questo modo di lavorare è un essere fortunato. Sono stato corrispondente estero in un’epoca dove si viaggiava molto tra i vari paesi, Saigon e Afghanistan, stavo anche 3 settimane senza sentire il mio direttore e la redazione. Ho avuto una vita di avventure e indipendenza. Tutt’ora rimane molto cui i giornalisti possono ispirarsi. Nella tecnologia moderna purtroppo, tutto è veloce e immediato: svantaggio perr il giornalista, che ha sempre fretta, e vantaggio per il lettore che ha tutte notizie immediate.